Sonde cinesi: nuova speranza dei complottisti (parte 1/2)
I lunacomplottisti hanno da sempre un sogno nel cassetto: che una nazione ostile agli Stati Uniti, esplorando con una sonda i siti di allunaggio delle missioni Apollo, possa finalmente smascherare la presunta farsa orchestrata dalla NASA. Ma se l'Unione Sovietica prima e la Russia poi sono state una cocente delusione da questo punto di vista, ai moon hoaxer non rimane che riporre tutte le speranze nell'attuale rivale degli USA nella nuova corsa allo spazio: la Cina.
Analizzeremo delle fake news, delle favole che raccontano di una sonda cinese che non riesce proprio a trovare traccia degli Apollo, che si sono originate e diffuse le prime in Occidente e l'ultima in Cina. A dimostrazione che, pur provenendo da contesti differenti, i complottisti di tutto il mondo sono affetti dagli stessi bias di conferma.
Sembra che queste fake news giunte da mondi molto lontani fra loro si siano alla fine incontrate e abbiano trovato una sintesi perfetta nel libro 1969: A Moon Odyssey di Franco Fracassi (di cui abbiamo parlato in un altro post).
Il contesto: il programma cinese di esplorazione della Luna
Nel 2004 la Cina inizia a lavorare a un suo programma di esplorazione lunare, che prevede il lancio di una serie di sonde chiamate Chang'e (come la dea cinese della luna) tramite una famiglia di razzi lanciatori chiamati Changzheng, cioè Lunga Marcia (come la "lunga marcia" dell'esercito comunista durante la guerra civile cinese).
La prima sonda, la Chang'e 1, viene lanciata nel 2007 ed è un orbiter, cioè un satellite in orbita attorno alla Luna. La sonda fotografa e mappa l'intera superficie lunare da un'altezza di 200 km con una risoluzione di 120 metri, troppo scarsa per distinguere qualsiasi traccia o oggetto lasciato da esseri umani.
Nel 2010 viene lanciata la Chang'e 2, una versione aggiornata della Chang'e 1 che, orbitando a 100 km di quota, riesce a scattare fotografie con una risoluzione di 7 metri, ancora troppo scarsa per riconoscere la forma dei LEM e dei rover, ma sufficiente per individuare le aree attorno ai LEM che risultano più scure del terreno circostante perché smosse dal calpestìo degli astronauti. Finita la mappatura, la sonda scende da 100 a 15 km di quota appositamente per fotografare con una risoluzione di 1,3 metri il sito di allunaggio previsto per la sonda successiva. Non risulta che siano stati fotografati altri siti con questa risoluzione.
Nel frattempo, nell'aprile del 2011 il Congresso degli Stati Uniti approva l'Emendamento Wolf, una legge che vieta alla NASA di cooperare con la Cina, per paura che i cinesi rubino la tecnologia spaziale americana e la usino per costruire i propri missili nucleari intercontinentali. Viene proibito agli scienziati cinesi di visitare la NASA e ai giornalisti cinesi di assistere ai lanci spaziali. A novembre di quell'anno, Obama annuncia la politica del Pivot to Asia, che consiste nell'incremento della presenza militare nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente, e nel rafforzamento delle alleanze con i paesi di quell'area, il tutto in chiave anti-cinese.
In questo clima tutt'altro che disteso, il 6 febbraio 2012 il governo cinese conferma la presenza di tracce dell'Apollo 11 sulla Luna, pubblicando sul suo sito ufficiale un'intervista a Yan Jun, scienziato capo delle applicazioni scientifiche del programma Chang'e e direttore dell'Osservatorio Astronomico Nazionale dell'Accademia Cinese delle Scienze:
Giornalista: Che precisione ha una risoluzione di 7 metri?
Yan Jun: La fotocamera a bordo di Chang'e 2 rappresenta un grande miglioramento rispetto a quella di Chang'e 1. La risoluzione della mappa lunare completa di Chang'e 1 era di 120 metri, mentre quella di Chang'e 2 è di 7 metri, con un aumento di 17 volte. Per dirla in termini semplici, la fotocamera di Chang'e 1 poteva riconoscere crateri e rocce lunari con un diametro superiore a 360 metri, mentre quella di Chang'e 2 può identificare oggetti di meno di 20 metri.
Abbiamo persino visto le tracce dell'allunaggio dell'Apollo 11 nella mappa lunare completa.
Se l'Apollo 11 non fosse realmente sulla Luna, in quel contesto storico l'uscita del governo cinese non sarebbe spiegabile, se non ricorrendo a improbabili acrobazie logiche, come quelle cui ci hanno tristemente abituato i lunacomplottisti.
Nel 2013 arriva la missione Chang'e 3. Questa volta si tratta di due sonde in una: un lander, cioè una sonda che atterra automaticamente sulla Luna e rimane ferma sulle sue zampe, e un rover, cioè un robot con 6 ruote, chiamato Yutu, ovvero "coniglio di giada" (l'animale di compagnia della dea Chang'e).
La coppia lander+rover ricalca le missioni robotiche del programma sovietico Luna, in particolare il lander Luna 17 accompagnato dal rover Lunokhod 1 del 1970, e il lander Luna 21 in coppia col rover Lunokhod 2 del 1974.
Il 14 dicembre 2013 i due veicoli cinesi allunano nella zona nord del Mare Imbrium. Il sito Apollo più vicino è quello dell'Apollo 15, situato all'estremità est del Mare Imbrium a quasi 800 km di distanza. Ma il rover Yutu è progettato per percorrere non più di 10 km.
Rock City Times
Lo stesso giorno dell'allunaggio, il sito Rock City Times pubblica il seguente articolo (tradotto dall'originale in inglese):
Sonda lunare cinese non trova prove degli allunaggi degli astronauti americaniNonostante si tratti chiaramente di uno scherzo (Rock City Times era un sito di fake news satiriche), contiene delle curiose similitudini con le paradossali "rivelazioni" di Franco Fracassi:
Pechino, Cina - La sonda lunare cinese senza equipaggio Chang’e 3 è atterrata con successo sulla Luna questa mattina (14/12/2013), secondo i media statali cinesi. Le prime immagini del rover lunare non mostrano alcuna prova di allunaggi americani con equipaggio.
L’allunaggio cinese è la prima missione lunare dal 1976 e la prima effettuata da un paese diverso dagli Stati Uniti e dall’URSS.
“Abbiamo subito voluto dirigere il rover verso l'area di allunaggio,” ci racconta Chen Qiufa, direttore della China National Space Administration (CNSA). “Per celebrare l'occasione, abbiamo trasmesso il viaggio verso il sito di allunaggio americano su China Central Television (CCTV). Tutti sono rimasti sbalorditi quando il rover è arrivato. Non c'era alcuna prova dell'allunaggio. Abbiamo persino controllato e ricontrollato le coordinate per essere sicuri di essere nel posto giusto.”
Le immagini del rover non mostravano nessuna delle bandiere americane piantate sulla Luna, né i rover, né gli attrezzi, né gli altri oggetti che si supponeva fossero rimasti dalle missioni spaziali con equipaggio.
All'inizio di questo mese, la NASA aveva chiesto alla Cina di posticipare l'allunaggio. La NASA aveva espresso il timore che esso avrebbe potuto interferire con il loro monitoraggio di come si muove la polvere sulla Luna.
“Inizialmente abbiamo trovato sospetto il fatto che esprimessero tanta preoccupazione per il loro studio sulla polvere,” ha detto Qiufa. “La mancanza di atmosfera sulla Luna garantisce che, a meno di impatti, la polvere non si muove. Sarebbe come guardare l'erba che cresce nel deserto del Gobi o il Tibet che ottiene la libertà. E’ una cosa che semplicemente non succederà. Ora scopriamo che lo dicevano per impedirci di scoprire che gli allunaggi americani erano in effetti falsi.”
I funzionari spaziali cinesi hanno annunciato di aver trovato, tuttavia, un avamposto artificiale precedentemente sconosciuto, abitato attivamente, che stanno osservando. Le prove video sembrano mostrare due uomini che assomigliano a Elvis Presley e Tupac Shakur, entrambi vivi e residenti sulla Luna. La Cina ha dichiarato che continuerà a monitorare l'area per cercare ulteriori prove.
- il sito di allunaggio che sarebbe sempre lo stesso per tutte e sei le missioni Apollo;
- l'esplorazione del sito di allunaggio, voluta dalla Cina, per mezzo di un rover;
- l'assenza degli oggetti lasciati dagli allunaggi americani;
- l'annuncio alla stampa del direttore dell'ente spaziale cinese;
- lo stupore per la scoperta;
- l'enfasi sull'assenza di un'atmosfera che potrebbe smuovere la polvere.
Piuttosto sospette per essere delle coincidenze.
Il sito Rock City Times non fu l'unico a sfruttare la notizia dell'allunaggio della sonda cinese. Qualche giorno dopo, NewsBiscuit, un altro sito satirico, pubblicò un articolo sullo stesso argomento, ma con uno stile molto più sopra le righe, dal titolo Rover lunare cinese non trova prove degli allunaggi americani. Lo schema è più o meno lo stesso, con qualche dettaglio cambiato (per esempio la scoperta viene fatta dalla sonda in orbita e ad annunciarla è il ministro degli esteri).
World News Daily Report
Il 22 settembre 2014 è la volta del sito World News Daily Report, che pubblica un articolo con lo stesso identico titolo apparso su NewsBiscuit, ma dal contenuto più serioso. Ecco la traduzione:
Pechino | Questa mattina, alti funzionari del Programma Spaziale Cinese hanno espresso la loro opinione che gli allunaggi americani “sono stati una completa bufala”, riporta il Beijing Daily Express.
200 alti funzionari del Programma Spaziale Cinese hanno firmato una petizione chiedendo spiegazioni al governo americano e il rilascio di informazioni classificate della NASA riguardanti gli allunaggi americani che dimostrerebbero al mondo che gli allunaggi non siano stati un'elaborata bufala orchestrata per ingannare il mondo sulle capacità del programma spaziale americano.
Queste accuse sono emerse in seguito alla recente analisi delle foto scattate dal rover lunare cinese, che non avrebbe trovato tracce degli allunaggi americani sulla Luna.
Le foto scattate da Yutu, il rover lunare cinese, che è atterrato sulla Luna nel 2013, non mostrerebbero prove di alcun tipo che gli allunaggi americani siano mai avvenuti.
Anche l'ingegnere nucleare russo di fama mondiale Yury Ignatyevich Mukhin ha firmato la petizione insieme a una dozzina di altri ingegneri russi di alto livello ed ex agenti del KGB, affermando che il governo russo "è sempre stato a conoscenza della situazione sin dai primi anni '70".
Queste recenti scoperte potrebbero stranamente dare credito ai teorici della cospirazione che per decenni hanno affermato che l'America non sia mai andata sulla Luna e che gli allunaggi americani siano stati solo un'elaborata bufala per ingannare la Russia nella corsa allo spazio e, infine, nella corsa agli armamenti nucleari, allo scopo di rovinare la Russia, analogamente a quanto è stato poi ottenuto col finanziamento delle forze mujaheddin durante la guerra sovietico-afghana.
Mentre i primi due articoli hanno avuto una diffusione piuttosto limitata (qualcuno in malafede ha provato a riproporli su alcuni forum e siti tagliando le parti rivelatorie dello scherzo), l'articolo del World News Daily Report ha trovato una certa diffusione, complice il tono serio del testo e il nome del sito che evoca una testata giornalistica, tanto che se n'è occupato anche il noto sito di fact checking Politifact.
Noi l'abbiamo trovato ripubblicato per esempio in un blog, su Facebook, ma anche tradotto in spagnolo, in rumeno, in russo e in tamil (clic sulle immagini per visitare gli originali):
Ora, non pretendiamo che tutti sappiano dov'è allunata la Chang'e 3, ma ci sono diversi elementi che dovrebbero far drizzare le antenne a chi abbia un minimo di senso critico. Primo, se scopri la messinscena, al massimo chiedi di declassificare le informazioni sulla messinscena, non quelle che dimostrano che non è stata una messinscena. Non ha alcun senso. Secondo, bastava cercare la fonte citata, Beijing Daily Express, per scoprire che non esiste nessun giornale con questo nome. Terzo, sul sito bastava guardare i related topics sulla colonna destra
per leggere titoli come "Cina: adolescente gioca ai videogiochi per 26
giorni di fila sulla tazza del water" e "Fisici russi trasformano il
piombo in oro". Quarto, bastava accedere alla sezione Disclaimer del sito per scoprire che si trattava di un sito satirico che produceva fake news mescolando realtà e fantasia.
In effetti l'articolo racconta alcune verità: è vero che la sonda Chang'e 3 non ha trovato prove degli allunaggi americani, perché non le cercava nemmeno, trovandosi a 800 km dall'Apollo più vicino, ed è vero che Mukhin afferma che il governo russo sarebbe stato a conoscenza della messinscena, solo che non è un "ingegnere nucleare di fama mondiale", ma un complottista che sostiene questa teoria nel libro del 2005 Anti-Apollo: La truffa lunare USA.
Chang'e 4 dove nessuno è mai giunto prima
Mentre ruota intorno al nostro pianeta, la Luna ci mostra sempre la stessa faccia. L'altra faccia rimane sempre invisibile da Terra, motivo per cui viene chiamata faccia nascosta della Luna (in inglese far side, cioè lato lontano). Dato che le onde radio viaggiano in linea retta, nessuna tramissione radio emessa dalla Terra potrà mai raggiungere direttamente il lato nascosto della Luna e viceversa. Questo è il motivo per cui tutte le missioni Apollo e tutte le sonde sono sempre atterrate sul lato visibile della Luna. E' impossibile comunicare con una sonda che si trovi sull'altro emisfero lunare, a meno che non ci sia un satellite ripetitore, visibile contemporaneamente sia dalla Terra che dal lato nascosto della Luna, che faccia da ponte radio. Questa idea viene avanzata nel 1966 dall'ingegnere della NASA Robert Farquhar, ma viene messa in pratica per la prima volta soltanto nel 2018 dalla Cina, con il lancio del satellite Queqiao.
Questo satellite apre la strada al lander cinese Chang'e 4, che il 3 gennaio 2019 atterra sulla faccia nascosta della Luna insieme al suo rover Yutu 2. E' la prima volta nella storia che una sonda compie un atterraggio morbido su quel lato della Luna. Il conseguimento di questo primato consacra la Cina come una potenza spaziale di tutto rispetto.Stavolta non si può sbagliare: questa sonda si trova proprio su un altro emisfero rispetto ai siti delle missioni Apollo. Cadranno ancora nella solita bufala? Ovviamente sì.
World News Daily Report torna a far danni
In occasione dello storico allunaggio cinese, il sito World News Daily Report ricicla l'articolo del 2014 e lo ripropone in una nuova versione riveduta e corretta. Adesso si riferisce specificamente alla Chang'e 4. La fantomatica petizione non è più firmata da 200 alti funzionari del programma spaziale, ma da 2.000 alti funzionari del partito comunista, e serve a chiedere non più il rilascio di informazioni classificate, ma solo spiegazioni al governo americano. Inoltre il complottista Mukhin, da ingegnere nucleare, è stato promosso a "il più grande astrofisico russo".
E anche stavolta la fake news ha mietuto non poche vittime, tanto da attirare l'attenzione del famoso sito di fact checking Snopes.
Da noi in Italia troviamo Flavio Vanetti, giornalista del Corriere, che in un commento sul suo blog Mistero bUFO prende una bella cantonata:
Inoltre abbiamo trovato la fake news condivisa su Facebook, nonché tradotta in francese, in croato e in russo (clic sulle immagini per visitare gli originali):
Per la viralità delle sue bufale, il sito World News Daily Report è stato inserito al 9° posto della classifica dei peggiori siti di fake news del 2015 secondo Gizmodo. Uno dei creatori del sito, il canadese Olivier Legault, si discolpa attribuendo la responsabilità al pubblico e al suo bias di conferma:
Le persone che lo prendono per vero [l'articolo] sono quelle che vogliono crederci. È stupido dirlo, ma... predichiamo ai convertiti. La maggior parte delle persone che lo condividono capiscono che è uno scherzo, e gli altri lo condividono perché vogliono crederci, non perché ci credono davvero. [...] Puoi inventare un po' di tutto e la gente ci crederà. Onestamente, è un po' inquietante quando ti rendi conto di questo. Finché confermi ciò che vogliono credere, lo condivideranno. Se vai contro la loro opinione, penseranno subito che sia una fake news. Ma se vai nella direzione della loro opinione, lo condivideranno subito. Perdono il loro spirito critico.
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