Ritardo audio

Questa è la vecchia versione della risposta 14 ad American Moon.

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RISPOSTE ALLE DOMANDE DI AMERICAN MOON

  • Domanda #14 - Visto che noi abbiamo esaminato i video originali della Spacecraft Films, e visto che gli stessi debunker confermano che questi video non sono stati modificati da nessuno, sai spiegare perché in diversi casi c’è un ritardo, fra la domanda e la risposta, decisamente inferiore a quello che ci dovrebbe essere se la conversazione fosse realmente avvenuta fra la Terra e la Luna?

Risposta di Khalid

Perché i debunker si sbagliano, almeno per quanto riguarda la sezione del DVD da cui provengono i brani sospetti[1]: alcuni dei materiali sono stati in realtà modificati; e sono stati modificati proprio sforbiciando drasticamente molte delle pause morte dei dialoghi, comprese quelle dovute al ritardo delle comunicazioni tra la Terra e la Luna.

I dialoghi in questione si sono svolti tutti in una fase precisa della missione Apollo 15: l’escursione col Lunar Rover al cratere Dune. Il sito web Apollo Lunar Surface Journal (ALSJ) contiene le trascrizioni di tutto ciò che si sono detti gli astronauti fra di loro e con il centro di controllo di Houston, con l’indicazione del tempo missione (cioè del tempo trascorso dal lancio dell’Apollo) in cui ogni battuta è stata pronunciata. Le trascrizioni indicano anche le pause significative dei dialoghi, in cui nessuno dice niente; le più lunghe sono segnate con la dicitura (Long Pause). Nella parte del sito dedicata all’esplorazione del cratere Dune[2], la prima delle pause lunghe si verifica tra due battute pronunciate a partire dal tempo missione 146:12:56: «Okay» (Long Pause) «Okay, that looks good». Queste due battute non vengono scambiate tra la Luna e il centro di controllo, ma fra i due astronauti, James Irwin e David Scott. Il ritardo delle comunicazioni tra la Terra e la Luna è dunque qui del tutto ininfluente: il dialogo si svolge interamente sulla Luna, e la pausa è dovuta soltanto a una normale sosta nel dialogo. Ora, se andiamo a controllare la clip audio che contiene questo dialogo, e che si trova anch’essa sul sito dell’ALSJ, notiamo che la pausa dura circa 14 secondi (da 10:43 a 10:57). Ma nella sezione «Dune Crater» del DVD della Spacecraft Films la stessa pausa è ridotta a circa un secondo (da 00:49 a 00:50).

Altre due battute interrotte da una (Long Pause) iniziano al tempo missione 146:13:15: «Yeah» (Long Pause) «It’s under there, Dave»; anche qui a parlare sono soltanto Scott e Irwin. Nella clip dell’ALSJ (la stessa di prima) la pausa stavolta dura 13 secondi (da 11:04 a 11:17), mentre nel DVD della Spacecraft Films dura solo 4 secondi (da 00:56 a 01:00).

Ancora una (Long Pause), questa volta durante un soliloquio di David Scott a partire dal tempo missione 146:14:53: «Okay. Up we go. (Long Pause) Did you torque it, Jim?». Nella clip dell’ALSJ la pausa dura 18 secondi (da 12:47 a 13:05), mentre nel DVD della Spacecraft Films dura solo 5 secondi (da 01:40 a 01:45).

Ma il caso più eclatante è quello successivo. La (Long Pause) interrompe stavolta le parole pronunciate da Joe Allen – che in quel momento parlava con gli astronauti da Houston – a partire da 146:16:54: «Sounds reasonable. (Long Pause) And, Jim. When you finish photography, we’re standing by for a description». Ebbene, in questo caso nel DVD non è solo sparita la pausa, ma l’intero discorso di Allen. Si passa così da una battuta di Scott, «Just to make sure we play it cool», a una di Irwin, «Well, I just had the camera running, Joe»; in mezzo solo 9 secondi di rumore statico (da 3:04 a 3:13). Nella clip audio dell’ALSJ tra queste due battute passano invece 55 secondi (da 0:49 a 1:44), che contengono le parole di Allen e la relativa pausa.

Sequenza tratta dal DVD della Spacecraft Films in cui manca il discorso di Allen.
La battuta di Scott «Just to make sure we... play it cool» è a 1:14, seguita da quella di Irwin «Well, I just had the camera running, Joe» a 1:26.


Si noti come le parole di Jim Irwin («Beh, ho appena avviato la telecamera») siano una risposta a quelle mancanti di Allen («E Jim, quando finisci le riprese […]»). È impossibile dunque sostenere che il DVD contenga l’originale e l’ASLJ una versione contraffatta, come insinua Mazzucco. Del resto il primo è uscito nel 2003, mentre il secondo esisteva già in una forma simile all’attuale nel 1997 e riprende praticamente senza variazioni la trascrizione effettuata nel 1971, con la relativa timeline.[3]

Questi sono solo i primi esempi macroscopici di questo modo di procedere; evidentemente, anche le pause dovute al ritardo di comunicazione tra la Terra e la Luna sono state almeno in parte ridotte. Tra un taglio e l’altro, i dialoghi di questa sezione del DVD durano ben 7 minuti e 31 secondi in meno degli originali.[4] Non è chiaro il motivo dei tagli, che sembrano confinati ai primi 20-25 minuti della sezione; la Spacecraft Films non ha risposto a una nostra richiesta di chiarimenti. Probabilmente non si voleva eccedere qualche limite prefissato di durata complessiva.

La Spacecraft Films è un’impresa con fini di lucro, non una commissione di filologi. Non è la prima volta – né sarà l’ultima – che il marketing di un’azienda si lascia andare a esagerazioni, e che qualcuno lo prende per oro colato (in questo caso comprensibilmente, vista la qualità in generale abbastanza elevata dei prodotti della Spacecraft Films).[5]



  1. Spacecraft Films, Apollo 15: Man Must Explore, extended collector’s edition, 20th Century Fox Home Entertainment, 2003, disco 4, EVA 2, «Dune Crater». Questa sezione, oltre all’audio, contiene soltanto una ripresa cinematografica di circa 6 minuti e mezzo eseguita a bordo del rover e alcune fotografie, ma nessuna ripresa televisiva.
  2. Le trascrizioni relative coprono tre sezioni del sito: «The Genesis Rock» (in parte), «Dune Crater» (per intero), «Return to the LM» (in parte).
  3. NASA, Apollo 15: Technical Air-to-Ground Voice Transcription (MSC-04558), Manned Spacecraft Center, 1971, pp. 849-851.
  4. La prima battuta intelligibile della sezione «Dune Crater» del DVD («Roger, Dave. And don’t forget the ignition key») si trova a 0:00:02; il tempo missione corrispondente è 146:11:56. L’ultima («You read it correctly») si trova a 1:03:07, ma il tempo missione è 147:22:32, cioè in realtà 1:10:36 dopo la prima battuta.
  5. Alcune affermazioni di Massimo Mazzucco, e cioè che «le riprese originali della NASA non modificate da nessuno […] vengono distribuite nel mondo dalla Spacecraft Films», o che «i DVD della Spacecraft Films siano gli unici originali di riferimento», vanno molto al di là di quanto rivendicato dalla stessa Spacecraft Films e potrebbero ingenerare un po’ di confusione negli spettatori meno preparati. Gli originali dei dialoghi tra astronauti e centro di controllo, per esempio, sono contenuti in nastri magnetici a 30 piste (sic!), conservati nei National Archives di Washington, che possono essere letti solamente da una macchina di cui esiste un unico esemplare, presso la NASA. (Su questi nastri e su un’iniziativa in corso che mira a digitalizzarli integralmente si vedano B. Jackson, «NASA Audio Finds a Home on Web: The Mission to Archive the Sounds of U.S. Space Flight», Mix, 1 agosto 2013, divulgativo, e L. Kaushik et al., «Multi-Channel Apollo Mission Speech Transcripts Calibration», in INTERSPEECH, Situated Interaction: 18th Annual Conference of the International Speech Communication Association (INTERSPEECH 2017), Stockholm, Sweden, 20-24 August 2017, Curran Associates, 2017, vol. 5 pp. 2799-2803, più tecnico.) La Spacecraft Films avrà usato verosimilmente il riversamento analogico su nastro di due soli di questi canali audio, effettuato nella seconda metà degli anni ’70, riversandolo a sua volta in digitale e montandolo con spezzoni video per produrre il DVD. Discorsi analoghi valgono per le riprese televisive e cinematografiche.

Commenti

  1. Grazie per questi interessanti dettagli: potreste dirmi in quale DVD e dove identificare esattamente quel video dove l'audio è tagliato e quindi manca la frase di Allen?

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    1. Come indicato nella nota 1:

      Spacecraft Films, Apollo 15: Man Must Explore, extended collector’s edition, 20th Century Fox Home Entertainment, 2003, disco 4, EVA 2, «Dune Crater».

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  2. "Perché i debunker si sbagliano, almeno per quanto riguarda la sezione del DVD da cui provengono i brani sospetti"

    In realtà i Debunker non si sbagliano.

    Più in generale qua si sta facendo il pelo ad un'affermazione che ha un suo contesto specifico.

    La spacecraft film asserisce che i riversamenti video e della pellicola sono interi e non modificati. E questo è vero.

    I riversamenti video sono interi e non modificati e col loro audio.

    I riversamenti della pellicola sono anche quelli interi e non modificati.

    L'audio aggiunto alla pellicola invece, quello é editato per starci con le riprese (anche perché non é sincrono)

    Quindi i Debunker non si sbagliano, i video ed i filmati sono interi e non editati.

    Non é specificato nulla per gli audio aggiunti. (In realtà é anche ovvio)

    Il fatto che si dica che i DvD della spacecraft films siano il riferimento per le analisi é perché molte delle bufale che giravano erano causate dalla bassa qualità del video in rete, dagli artefatti della compressione e dai tagli.

    Quindi é vero che i DvD della SF contengono i video interi e non editati e sono il riferimento per le analisi, e i Debunker non sbagliano.

    Ma pretendere di attaccarsi alla prima discrepanza su di un audio di riempimento e costruirci sopra un complotto cercando di nascondere il problema, é proprio disonesto.

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    1. Grazie per la precisazione. Avevo già notato questa sottigliezza e mi ero ripromesso di riscrivere l'incipit della risposta. In effetti, nelle affermazioni citate da Mazzucco, i debunkers parlano di video e non di audio. Nel caso dell'audio in questione, non c'è nessun video ripreso contemporaneamente alla registrazione audio. Infatti, nel DVD della SF, quest'audio è accompagnato da fotografie.

      E' stato comunque interessante vedere la reazione dei complottisti all'affermazione "i debunker si sbagliano". Li ha completamente disorientati. Qualcuno ci ha accusato di aver cambiato le regole del gioco.
      In pratica vivono un gioco di ruolo in cui i debunker fanno parte del complotto e le loro affermazioni sono la verità ufficiale, mentre i complottisti sono i veri debunker. Perciò se un debunker debunka un altro debunker, vanno in corto circuito.

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    2. In pratica siamo finiti a contraddire la Spacecraft films e non Mazzucco.
      Complimenti, non era facile come impresa.

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    3. Ma veramente no. La Spacecraft Films non fa nulla di sbagliato ed I debunker pure. L'ultima frase in questione, del mio intervento, riguarda proprio Mazzucco.

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