Ombre

RISPOSTE ALLE DOMANDE DI AMERICAN MOON

  • Premessa - A giudicare dall’ombra del LEM, il sole dovrebbe trovarsi a circa 90° sulla nostra sinistra.
  • Domanda #34 -  Quando il sole si trova di lato, le ombre sul terreno devono essere tutte parallele. Sai spiegare perchè invece in questa foto della NASA l'ombra del lem e quelle dei sassi in primo piano siano chiaramente divergenti fra di loro?

colonnato

Nella foto qui sopra, le ombre delle colonne, che nella realtà sono parallele perché illuminate dal sole, appaiono divergenti. Se applicassimo lo stesso criterio usato nel film, a giudicare dalle ombre più lontane dovremmo concludere che il sole si trovi a circa 90° sulla nostra sinistra. Ma questo criterio è palesemente sbagliato perché, guardando le ombre più vicine, si capisce che il sole si trova a ore 10 circa rispetto alla direzione di vista. Le ombre più distanti sembrano più orizzontali perché la prospettiva è più radente alla superficie.

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Dettaglio della foto 9486, scattata dallo stesso punto della 9487 citata nel film, ma molto più nitida. L’ombra del LEM appare inclinata di qualche grado rispetto alla direzione orizzontale (linea gialla) individuata, con buona approssimazione, dai marker fiduciali (le “crocette”) in sovraimpressione sull’immagine.

A ben guardare, l’ombra del LEM non è perfettamente orizzontale, ma appare inclinata di qualche grado. La situazione è dunque molto simile a quella del colonnato nella prima foto: il sole si trova a ore 10 circa rispetto alla direzione di vista, l’ombra del LEM appare quasi orizzontale perché lontana 70-80 metri, e le ombre dei sassi in primo piano divergono da quest’ultima perché molto più vicini.


  • Premessa - Nel caso della foto della NASA basta prolungare la direzione delle ombre all’indietro per scoprire che la fonte si trova collocata appena all’esterno del bordo sinistro dell’immagine. Non può quindi essere il sole, ma deve essere una luce artificiale. […]
    Altri siti di debunking hanno mostrato che in certi casi le asperità del terreno provocano ombre che sembrano andare in direzioni diverse. Ma non è questo il caso della foto della NASA. Qui il terreno è praticamente piatto e tutti i sassi nella parte bassa, compreso i più piccoli, mostrano chiaramente che le ombre puntano tutte nella stessa direzione.
  • Domanda #35 -  Visto che questa scena dovrebbe essere illuminata dal sole, che si trova a milioni di chilometri di distanza, sai spiegare perchè le ombre nella foto riconducano ad una fonte luminosa che si trova invece poco distante dal bordo sinistro dell'inquadratura?

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L’analisi delle ombre presentata nel film.

Prolungare la direzione delle ombre all’indietro non può mai ricondurre alla sorgente di luce, ma al massimo al punto sul terreno che sta alla base della sorgente. Comunque, il solo fatto che le ombre riconducano a un punto non significa che esse siano divergenti. Infatti, anche se le ombre fossero parallele, per le leggi della prospettiva esse dovrebbero comunque convergere in un punto all’orizzonte, detto punto di fuga, posto lungo la verticale del sole. Tutto questo funziona solo se le ombre stanno su superfici piatte e orizzontali (o almeno tutte con la stessa pendenza).

C’è un modo molto semplice per verificare se l’analisi è corretta. La foto in questione (9487) fa parte di una sequenza panoramica. Guardando le foto precedenti della sequenza, possiamo scoprire cosa c’è a sinistra della foto di partenza. Se poi uniamo le foto in un'unica panoramica, possiamo verificare quant'è distante la sorgente dal bordo sinistro della foto di partenza.

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Panorama che abbraccia un angolo di 110°, ottenuto dall’unione delle foto da 9484 a 9487, rimappate in proiezione cilindrica. Sull’asse orizzontale è riportata la distanza angolare a partire dal LEM. Il pallino giallo indica la posizione stimata della sorgente luminosa.

Il bagliore a raggiera (lens flare) permette di individuare la posizione della sorgente luminosa, la quale risulta a circa 62° dal LEM, molto più a sinistra di quanto stimato nel film (circa 30°-40°). L’angolo di 62° è esattamente quello che avrebbe il sole se la foto fosse stata scattata veramente sulla Luna, come dimostra il seguente schema.

Sito di allunaggio di Apollo 14, fotografato dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (foto M127049821RE). L’angolo fra la direzione del LEM nella foto 9487 (in verde) e la direzione dei raggi solari in quel momento (in giallo) è di 62°. Il pallino rosso indica la posizione dei sassi in primo piano nella foto 9487. Il nord è in alto.


Ma anche se la sorgente fosse artificiale, non spiegherebbe perché le ombre sembrano convergere molto più vicino della reale posizione della sorgente. L’unica spiegazione è che il terreno non è orizzontale. I sassi in primo piano, anche quelli più piccoli, devono trovarsi su un pendio rivolto verso di noi, che accentua la divergenza delle ombre. In particolare il pendio dei massi più grossi è molto ripido e si può osservare meglio guardando lo stesso gruppo di massi da un altro punto di vista.

Stesso gruppo di massi della foto 9487 (foto 9468).

Insomma, l’analisi della panoramica dimostra che la sorgente è esattamente dove dovrebbe essere il sole, l’analisi delle ombre fatta nel film è sbagliata e la divergenza delle ombre non dimostra nulla, se non che hanno ragione i debunkers a parlare di asperità del terreno.


  • Domanda #36 - Visto che i fotografi intervistati collocano la fonte di luce a pochi metri sulla sinistra del'inquadratura, sai spiegare come questa possa essere il sole?

 Evidentemente i fotografi intervistati non sono a conoscenza delle illusioni ottiche tipiche delle foto scattate nell’ambiente lunare, che lo fanno sembrare più piatto e meno profondo di quanto non sia in realtà. Il fatto che l’ombra del LEM debba apparire quasi orizzontale perché molto distante e che le ombre in primo piano siano deformate da un pendio non sono cose facilmente percepibili a prima vista, neanche da fotografi professionisti, ovviamente abituati a lavorare nell’ambiente terrestre. Inoltre sorgono non pochi dubbi sull’obiettività delle loro risposte, imbeccate dalla domanda tendenziosa di Mazzucco: “Secondo te a che distanza è la sorgente?”.

Quella che segue è la vecchia versione della risposta 37 ad American Moon.

Potete trovare la nuova versione qui -> Ombre sfumate - Risposta 37 ad American Moon

  • Domanda #37 - Visto che il sole, trovandosi a milioni di chilometri di distanza, deve fare delle ombre nette sul terreno, sai spiegare perchè invece in queste foto, tutto attorno all'ombra dell'astronauta, c'è un contorno fortemente sfumato?

Le ombre sfumate impossibili secondo i fotografi intervistati (photo by mtsrs / CC BY)

Chiamasi penombra.
Da Wikipedia: “Nel caso di una sorgente luminosa puntiforme, l'ombra ha contorni netti: ogni punto della superficie o è illuminato dalla sorgente o non lo è. Nel caso invece di una sorgente luminosa estesa (come il Sole che, visto dalla Terra, ha un diametro angolare di circa mezzo grado), il contorno dell'ombra è sfumato, in quanto vi è una regione intermedia in cui la sorgente luminosa è occultata solo parzialmente, e quindi si ha un passaggio graduale tra luce e ombra”.

Siamo di fronte a un magnifico esempio di cherry picking: nel capitolo sugli hotspot si affermava che “il sole è una fonte di luce enorme”, dimenticando la distanza; qui viene sottolineato che si trova “a milioni di chilometri di distanza”, ignorandone le dimensioni.
Le interviste, inoltre, dimostrano che i fotografi professionisti, oltre a non conoscere l’ambiente lunare, non hanno le benché minime basi di ottica e ignorano anche un fenomeno come la penombra, che è sotto gli occhi di tutti nella vita quotidiana.e. L’appello all’autorità, a cui ricorre quest’ultima parte del film, risulta completamente fallimentare.





BONUS: Risposte alle affermazioni di American Moon

  • I MythBusters hanno fatto un esperimento per cercare di spiegare in qualche modo le ombre divergenti nella foto della NASA. Prima hanno creato delle ombre parallele sul terreno e poi hanno iniziato a modificare la topografia, inserendo montagnole ed avvallamenti, fino a far divergere le ombre degli oggetti inquadrati. Ma i MythBusters hanno commesso un errore fondamentale: invece di utilizzare il sole, hanno utilizzato loro stessi una fonte artificiale. Il loro esperimento, quindi, non ha alcun valore. Nel migliore dei casi, non dimostra assolutamente nulla, mentre nel peggiore dimostra addirittura che anche la NASA ha utilizzato proprio una fonte artificiale, esattamente come hanno fatto i MythBusters.
All’inizio i MythBusters sono riusciti a creare delle ombre praticamente parallele, perché hanno posto la luce a grande distanza dalla scena illuminata, in proporzione alla scala della scena stessa, simulando il sole con successo. L’esperimento dei MythBusters è del tutto valido e dimostra che non è necessario ipotizzare una luce artificiale “appena all’esterno del bordo sinistro dell’immagine”, come sostenuto da American Moon, per spiegare la divergenza delle ombre.

Commenti

  1. Complimenti per l'impegno di aver voluto rispondere alla sfida.
    Ci voleva proprio qualcuno che si facesse onere di questo compito.
    Ovviamente mazzucco non potra' mai aspettarsi altrettanto impegno da sedi ufficiali come la NASA stessa perche' (oltre al fatto di costituire lui nei loro confronti un fastidio non superiore a quello di una zanzara) essendo quelle organizzazioni soggette a burocrazie molto rigorose in conseguenza autorizzare loro dipendenti a condurre queste attivita' e' piu' difficile di quanto si pensi

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  2. Nella foto delle colonne si mettono a confronto colonne che hanno tutte la stessa dimensione; di conseguenza la prospettiva comprime la dimensione delle colonne e delle ombre e (ma non l'angolo), l'angolo non è una dimensione riducibile con la distanza ma solo con la prospettiva o con l'inclinazione del pavimento o della colonna.
    In altre parole, l'ombra della colonna forma l'ipotenusa di un triangolo immaginario in cui i cateti sono la proiezione orizzontale di questa ipotenusa e la proiezione sulla verticale (che ci dà il SENSO VISIVO dell'angolo) ma non cambia realmente l'angolo se non si cambiano l'inclinazione della colonna, del pavimento o la direzione del sole.

    Nelle foto della nasa, invece, il lem distante è molto più grande delle rocce in primo piano, così la proporzione non c'è più e la vostra spiegazione non vale.

    Siete come i terrapiattisti che spiegano che il sole non tramonta.


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    1. Puoi fotografare anche le linee parallele del pavimento di casa tua , la prospettiva rimane prospettiva , e mazzucco che e' un fotografo non puo non saperlo..... quindi non e attandibile neanche per tutto il resto

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  3. Le ombre del lem e dei sassi in primo piano sono nella stessa direzione... e dovrebbero essere parallele perché dal punto di vista degli oggetti vicini o lontani, il sole è sempre nella stessa direzione.

    Se tu fotografi le piastrelle del pavimento, vedi che quelle nella stessa direzione frontale hanno: linee (convergenti lungo la direzione stessa per prospettiva) , mentre restano (parallele tutte le linee trasversali).

    Comunque, se pure Mazzucco avesse sbagliato una sola considerazione nel film, ciò non dimostrerebbe che tutte le altre considerazioni sono sbagliate.

    Se solo una resta inspiegabile la tesi è dimostrata.

    Io stesso ammetto che qualcuna potrebbe avere un'altra spiegazione, forse... ma non cambia la sostanza dell'inspiegabilità di altre.

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    1. Quello che dici vale solo nel caso in cui ti posizioni esattamente in modo perpendicolare alle linee orizzontali delle piastrelle, appena sei un po' di sbieco vedrai entrambe le linee convergere. Analogamente in una ripresa panoramica a 360° avrai solo due strisce finissime in cui questo fenomeno si avvera e sono quelle in cui il sole si trova a 90° a destra o a sinistra. Poiché gli oggetti sono sparsi sul terreno e non in fila lungo queste linee l'effetto sulle foto sarà sempre di linee convergenti.

      42 risposte concrete a domande astruse dovrebbero bastare a convincersi che la gran parte (se non tutte) le considerazioni nel film devono essere considerate sbagliate.

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  4. L'esempio delle colonne non sta in piedi perché il lem è 50 volte più alto dei sassi;
    Così devi fotografare colonne di cui le più lontane siano 50 volte più alte di quelle in primo piano.

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    1. Le dimensioni non c'entrano, stiamo parlando di angoli di ombre proiettate da oggetti verticali su una base orizzontale e dell'eventuale parallelismo tra di loro, un paletto di 50 cm posto vicino ad una delle colonne proietterà un'ombra con lo stesso angolo apparente come la colonna.

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